Human Infinite

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Un percorso di crescita umana e spirituale, Human Infinite è l’uso terapeutico del movimento che permette al sistema corporeo e a quello emotivo di allinearsi ed entrare in contatto profondo “sincronizzandosi”, perché il dialogo fra corpo e psiche è un canale aperto e rappresenta un continuum lungo il quale si compiono esperienze ristrutturanti.

Il corpo si muove alla ricerca costante di leggerezza, verticalità e sospensione, alle quali poi corrisponde un “ricadere”, nel “qui ed ora” dei propri limiti corporei, obbedendo alla legge di gravità. Questi limiti non sono solo fisici, come nel caso delle disabilità o altre patologie, ma anche emotivi, intellettuali e sensoriali, e possono appartenere a ciascuno di noi, senza alcun criterio di demarcazione tra sani e ammalati.

Il concetto cardine, che manca a quasi tutti gli approcci terapeutici del mondo della psicologia applicata, è la centralità dell’esperienza corporea come fenomeno altamente collegato al senso di sé e alla possibilità di ampliare le competenze con cui stare al mondo.

Lavora sulla percezione di sè durante il movimento, punta a restituire un corpo che sta nella musica provando piacere, restituisce il diritto di esistere, di essere, di sentirti vivo, offre punti di contatto con l’altro e il gruppo, favorisce il senso di appartenenza ad un contesto umano.
Per ultimo ma non meno importante rafforza la presenza e sviluppa i 5 sensi aprendo nuovi canali di ricezione. Entrare in contatto con la nostra parte spirituale e animica. Liberarsi dal corpo di dolore.

L’emozione non è chi siete: è una parte di voi… ma potete essere anche qualcos’altro…

Ginnastica cinese per la salute

Ginnastica terapeutica della Medicina Tradizionale Cinese che, attraverso esercizi di movimento, respirazione, automassaggio e visualizzazione, fortifica l’intero organismo, calma la mente, rigenera e armonizza l’energia vitale.

Ottima per la prevenzione della salute e del benessere.

SETTORI DI RIFERIMENTO

Il progetto vuole abbracciare diversi settori:

IL MONDO DEGLI ANZIANI

Su di essi si accanisce giornalmente la solitudine, definita come una morte lenta; la vecchiaia può comportare la perdita del proprio ruolo sociale tra amici e familiari e la sensazione di essere inutili. La solitudine è una compagna drammatica della terza età, è un fenomeno rilevantissimo per la salute, che può avere conseguenze tanto di tipo clinico quanto psicologico.

LA VIOLENZA SULLE DONNE

Senso di colpa e vergogna, paura di non essere credute, di essere giudicate e colpevolizzate, paura di rendere reale l’abuso perché lo si dice ad alta voce, paura delle conseguenze, desiderio di dimenticare e molto più.
“Ogni donna sente seriamente compromesso il modo di sentire e percepire il proprio corpo.”

GLI IPOVEDENTI – PROGETTO ONE VISION

Ipovedenti e ciechi, nonostante la carenza o assenza di informazioni visive, possono comunque svolgere attività motoria e sportiva sfruttando le altre fonti di informazione disponibili e l’aiuto degli istruttori/docenti.

Va anzi sottolineato che quegli stessi benefici di carattere generale che riguardano tutte le persone che praticano sport, come il miglioramento delle capacità coordinative e della propria percezione, assumono un particolare valore proprio per la persona con disabilità visiva: migliorare la prontezza di riflessi, l’elasticità e la percezione del proprio corpo consente di acquisire certi automatismi utili anche nelle attività di tutti i giorni, come fare le scale, fare passi più lunghi per salire o scendere dai mezzi pubblici, appendere un oggetto, sostenere o riporre dei pesi in modo corretto, reagire tempestivamente a un dislivello o un inciampo, non cadere goffamente e via dicendo, con notevoli vantaggi per la sicurezza e l’autonomia di movimento.

I MALATI DI PARKINSON ALLO STADIO INIZIALE

L’esercizio fisico regolare incide sul sistema cardiovascolare, promuovendo una migliore circolazione cerebrale e riducendo il contributo peggiorativo dei fattori di rischio cardiovascolari (es. diabete, ipertensione, dislipidemia) sull’esordio e la progressione clinico-patologica della malattia di Parkinson; agisce inoltre a livello sistemico, attenuando delle componenti di infiammazione o stress ossidativo (ovvero, i principali determinanti dell’invecchiamento); influenza, infine, alcuni assi neuropsicoendocrini che trasformano la sensazione di benessere liberata dalla pratica sportiva in segnali molecolari di neuroprotezione.

Le connessioni neuronali a livello dei circuiti sensori-motori, il trofismo e la vitalità del cervello in toto, e la trasmissione in alcune reti deputate a funzioni cognitive possono migliorare, confermando definitivamente come l’esercizio fisico, svolto con assiduità e continuità, induca dei cambiamenti morfo-funzionali nel cervello, utili a contrastare la progressione della malattia ed il peso dei disturbi annessi.